(10 aprile 2012)
Si guardarono a lungo, intensamente. Le sembrò che in
quell’unico, irripetibile, minuscolo ed infinito istante, il mondo stesse
contemporaneamente finendo ed iniziando, e le stagioni rincorrendosi, senza
senso, senza sosta, senza differenza di colori. Senza più dolore. In un’unica
esplosione di luce, calda tenera ed immensa Luce.
Il cuore le batteva forte, ma non lo sentiva. Le parve di
perdersi, di staccarsi dal mondo intero. Le sembrò di riprendere a respirare
solo quando allungò la mano tremante ed incerta, ma desiderosa, verso il suo
piccolo corpicino roseo, che se ne stava appiccicoso e umido sul suo ventre di
madre.
Suo figlio. Finalmente.
Era lì, ed era vero. Era proprio come lo aveva sempre immaginato.
- Il mio bambino… - continuava a ripetere sottovoce, quasi un
mantra, un sussurro delicato ed impercettibile. Una preghiera, o forse una
coperta ricamata di mille parole che restano nella mente e nel cuore, perché la
voce non potrebbe sostenerle. Una protezione che lentamente stendeva
inconsapevole su quel loro primo emozionante incontro.
Poi si girò verso suo marito. Incontrò i suoi occhi carichi di
lacrime e piansero insieme, senza smettere di guardarsi. Un pianto carico di
qualsiasi cosa, erano lacrime che parlavano. Sembravano quasi ridere, nello
stesso momento.
Davanti a loro, l’ostetrica prestava delicata attenzione alla
scena, facendo il minimo rumore possibile per non disturbare. Non era certo la
prima volta che assisteva al miracolo della vita, e chissà quanti altri
cuccioli avrebbe accolto tra le sue mani, ma le piaceva ogni volta godersi quel
momento, sbirciare con affetto i primi sguardi del nuovo arrivato e dei suoi
genitori, rispettando a modo suo la sacralità che la nascita, qualsiasi nascita
porta con sè.
L’energia che riempiva la stanza sembrava cancellare il silenzio
rotto di tanto in tanto dai singhiozzi di quella giovane coppia. A voce non
sapevano cosa dirsi. Forse avevano esaurito le parole, o forse non sarebbero
mai stati adulti abbastanza per trovarne di adatte. Cosa si dice, in un momento
così?
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