martedì 4 febbraio 2020

UNSLEEP


Non posso dormire. Catalizzo i centri nervosi facendone poltiglia, non più vigile ma non ancora del tutto assente. Mollemente mi adagio  al pensiero di una quiete apparente, vittima del buon senso o forse solo delle circostanze. Percepisco ma di rimando, il muro del mio menefreghismo consente agli eventi di rimbalzarmi addosso non senza tracce, non senza un'impronta impressa nel corpo. Ormai già ricordo, attimo passato.
Il qui ed ora è il manifestarsi del futuro più prossimo, i pensieri si rincorrono così lentamente da far già parte dello stuolo degli avi che avanzano e sfliano in abiti dismessi, consunti e grigi. Resti buoni per il volo lento e silenzioso degli avvoltoi.

Devo fare presto e seguire il mutare degli eventi. La pelle richiede un ricambio, squama per squama, spogliarsi del superfluo. Scendere al nocciolo e brillare di sostanza.

"E' la rivoluzione."