lunedì 15 giugno 2015

IMMANENTE

Tempo.

Curioso cogliere il soggettivo sguardo nell'apprezzare la velocità dello scorrere degli istanti. Anni come attimi, e sospiri apparentemente infiniti. Congelati. Sguardi terminati, accaduti in un tempo che più non torna. I nostri occhi che non si incontrano nello spazio presente.

Eppure.

Eppure l'incontro permane. Non è già ricordo, non ancora aspettativa. Una vibrazione sopravvive all'incedere del tempo. Non sbiadisce. Cresce e si innalza, permeando ogni singola frazione di istante, esistendo in essa.
Non ci incrociamo. Abitiamo lo spazio vuoto della creazione.
Scintille e fili modificano lo spazio circostante.

...
Connessioni.

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