venerdì 4 ottobre 2013

E' SEMPRE BELLO PARLARE CON TE


(3 aprile 2011)

L’assenza di senso sprigionata dai tuoi silenzi colpisce forte come una sferzata di vento in pieno viso, in pieno inverno. L’abitudine mi conduce a prepararmi bene prima di uscire di casa. Così indosso il cappotto più pesante che possiedo e quella sciarpa di lana blu e morbida che mi regalasti proprio tu. Credo fosse qualche Natale fa.
Ogni volta che provo ad accendere il camino trovo la legna troppo umida. Ne esce solo un gran fumo nero che fa un po’ male agli occhi.
Se solo tu non fossi astemia potremmo sederci comodamente su questo divano e sorseggiare un po’ di quell’ottimo vino rosso comprato per non ricordo più quale occasione. Potremmo anche abbracciarci bevendo da quei calici leggeri che ci ha regalato tua madre. Credo fosse qualche Natale fa.
Vorrei dipingere le pareti del salotto. Magari non tutte. Ho pensato che un po’ di colore contribuirebbe ad alleviare il senso di distanza e a scaldare l’aria. Temo la troveresti un’idea ridicola.
- Non dire stronzate, G.
E’ sempre bello parlare con te, amore.

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