domenica 10 marzo 2013

RIPRENDERE BERLINO

Sei un cancro. Cercando di farti largo tra le cellule, ti insinui e prendi spazio, scivolando tra le perdite. Ti acquatti e stai, dove non fa male. 
Cresci, senza rumore. Lentamente porti a compimento la tua follia, intessendo una fitta e solida ragnatela. Non mi accorgo, ti ho dimenticato. Pallida cicatrice insensibile.

Mi è sempre piaciuto giocare a far rimbalzare i sassi sull'acqua.
Ho dimenticato di raccoglierli e si sono accumulati sul fondale.

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